Isabel Vollrath, artista o stilista? Luci ed ombre fanno strada verso un’opera d’arte firmata haute-couture
Pensate a Caravaggio, che nella sua pittura esprime una personale e drammatica visione della vita, costruita attraverso l’impiego di contrasti di luci ed ombre, che danno o tolgono importanza alle figure. È così che andrebbe descritta la SS 2020 di Isabel Vollrath, un’opera intrisa di naturalismo, espressa nei soggetti e nelle atmosfere.
Edition Caravaggio è, infatti, il nome attribuito alla collezione della maison I’VR ISABEL VOLLRAT ideata come un’interpretazione della drammatica vita del pittore Caravaggio ed in particolare della sua predilezione per l’uso del chiaroscuro, una tecnica che tende a mettere in evidenza le forme, indipendentemente dal colore, attraverso variazioni di chiari e di scuri dettati dall’illuminazione.
Ma chi è Isabel Vollrath?
Diplomata alla Berlin Weißensee Kunsthochschule, nel 2015 fonda la maison che prende il suo nome. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il proprio contributo nel mondo della moda e dell’arte.
I suoi lavori sono stati esposti in diverse gallerie e musei come la KunstHaus di Vienna, il BMW Museum di Monaco, il Kulturforum di Berlino e, nell’Aprile 2019, con A Tribute to Renaissance, espone al Michael Schultz di Berlino.
Con Edition Caravaggio ci troviamo di fronte ad un’armoniosa unione tra altissima sapienza e precisione sartoriale unita a tecniche ed abilità scultoree.
L’approccio utilizzato per la creazione della SS20 è quello di un artista; Isabel Vollrath ha dichiarato: «Mi concentro maggiormente sul messaggio, su una dichiarazione, una storia, un’emozione e meno al rivolgermi ai consumatori del mercato di massa.»
I pezzi di questa collezione sono degni di essere esposti al fianco dei più rinomati artisti, non meritano di essere reclusi all’interno di un guardaroba. Sono disegni tridimensionali caratterizzati da uno stile dettato da elementi scultorei futuristici, con un taglio che rimane molto astratto ma che contemporaneamente accentua la figura, creando una silhouette avant-garde.
Il cotone idrorepellente, leggero ma dalla fattura solida e dall’aspetto coriaceo, bianco, blu, nero e nelle tonalità calde della terra viene contrastato dal velluto a coste viola e grigio scuro, creando un’interessante combinazione di materiali che dona tridimensionalità ai capi.
Il chiaroscuro domina le figure delle modelle e degli abiti, la cui plasticità viene evidenziata dall’illuminazione, quasi teatrale, che va a sottolineare i corpi che escono d’emblée dalla scena.
Più che una collezione haute-couture ci troviamo di fronte ad una vera e propria opera d’arte: un ensemble di soggetti che nella loro duplicità di chiari e scuri rappresentano il dualismo del mondo caravaggesco, reinterpretato per adattarsi alla sartoria.
Chiara Gandini