Armature poetiche e supersoft avvolgono il corpo delle donne abbracciando il loro spirito
Antje Pugnat è una donna che disegna per le donne.
Un architetto della moda, una scultrice con la passione per il cashmere capace di dare vita a vere e proprie sculture da indossare.
I materiali prescelti sono di altissima qualità: cashmere, mohair, lana e seta.
Tutti i filati impiegati provengono da aziende italiane, mentre i tessuti da produttori europei altamente selezionati che condividono l’etica e i principi ecologici del marchio.
Nascono così collezioni artigianali volte a creare un lusso ecosostenibile, dove la maglieria finemente lavorata a macchina si combina a capi scultorei lavorati a mano: due scelte opposte che si rafforzano a vicenda e danno vita a capi in cashmere supersoft,che avvolgono dolcemente il corpo della donna che li indossa, quasi a diventare un’armatura capace di abbracciarne anche lo spirito.
Amalda, la collezione che Pugnat propone per la FW 20, si compone di un numero limitato di capi rivolti ad una donna sempre fedele a se stessa, che vuole esprimere la sua unicità anche attraverso il proprio modo di vestire.
La maglieria è fluida, leggermente trasparente: dolcevita a collo alto, molto sottili, con spacchi posteriori e bottoncini foderati si adattano ad essere indossati da soli o abilmente nascosti sotto vestiti, giacche o camicie.
Gli abiti, in seta con maniche a palloncino, collo alto e polsi in maglia accompagnano la donna per tutta la giornata, dal lavoro alla cena, mentre camicie e camicette con maniche larghe, polsini a taglio alto e colletti da annodare mostrano leggere nudità senza mai diventare volgari.
La palette colori è ampia: rosa damasco, caramello, ambra e prugna, fino ad arrivare ai toni del nero.
Sensualità e forza sono i temi conduttori di tutti capi di Amalda: un nome di donna per una collezione che si rivolge a donne sensuali, sicure di sé, indipendenti e consapevoli. Donne che si divertono ad indossare capi d’abbigliamento progettati con abilità e amore e destinati a durare per sempre.
Lucia Silvestrino