La sartorialità fluo di Romeo Gigli sa come stare al passo con i tempi
«A me gli occhi». Questo sembra dichiarare la collezione Romeo Gigli che indosseremo questo inverno. Le 66 proposte prêt-à-porter non vogliono passare inosservate, anzi gridano a gran voce che è arrivata una nuova visione del romanticismo.
Viene naturale partire dalla palette dove i colori si accendono vividi e forti come il verde prato, l’azzurro fluo, il giallo acido, il fucsia brillante e il rosa zucchero filato. Solo loro basterebbero a farci entrare in un viaggio mentale fatto di tecnologia e fantascienza, che ricorda molto Matrix ma in versione onirica e sognante.
Anche se Alessandro De Benedetti ha disegnato solo altre due collezioni per il brand sembra avere in sé il DNA di Romeo Gigli poiché riesce sempre a riproporre lo stesso spirito pionieristico dello stilista, quello spirito che lo ha sempre reso rivoluzionario e all’avanguardia. Infatti, mentre nelle passerelle degli anni ’80 sfilava una donna potente, forte, fatta di spalline e volumi esagerati Romeo Gigli proponeva abiti eterei, quasi concettuali, per donne diafane e sognanti. La poesia si insinuava in ogni piega di quelle creazioni, che sapevano abbracciare il corpo con una leggerezza inconfondibile.
Oggi l’incanto di questo romanticismo ammaliante non è andato perduto, ha solo cambiato la sua forma, rendendosi più appetibile ad una generazione costantemente proiettata al futuro e all’innovazione.
Il focus della collezione sono i capispalla: giacche, cappotti, trench, caban e blazer si affiancano ad enormi giacche a vento, reversibili e con stampe fluo. Gli abiti sono un tripudio di drappeggi, sovrapposizioni e tagli in sbieco e giocano con contrati cromatici restituendo un effetto “color block”.
Le silhouette sono lunghe, quasi deformi, e rispecchiano appieno l’atmosfera in bilico tra sogno e realtà.
Spirito innovativo e voglia di modernità si uniscono alla sperimentazione dei materiali, ne è un esempio il tessuto misto cashmere e gomma, ma ci sono anche artigianalità e ritorno all’animo sartoriale, la maglieria infatti è totalmente fatta a mano con i ferri, in edizione limitata.
Anche un mondo surreale e allucinato come questo può avere il suo lato dolce e romantico.
Lucia Francinella