La storia dietro una famiglia legata dal calore dell’argento
In un mondo di copie e di stereotipi, dove l’immagine subisce un’omologazione, si è sempre di più alla ricerca di qualcosa che ci renda unici e speciali. In questo contesto si inseriscono i gioielli di Susann Bosslau Lab, che puntano a essere ricercati, innovativi e irripetibili.
Con la nuova collezione FR.BOSS autunno 2020/2021, vengono presentate proposte in linea con il DNA del brand, che coinvolge simultaneamente la tradizione dell’arte orafa e lo sguardo fresco della designer.
L’eredità del brand risale al 1836, quando il bis bis bis nonno di Susann fondò Schmiede Bosslau, una bottega tedesca di fabbri. Da allora l’estetica è cambiata, rimanendo però sempre legata alle radici culturali del marchio.
Questa è la prima volta che una donna della famiglia prende in mano le redini dell’azienda, palesando l’intento di lasciare un segno nella propria storia.
La collezione è pensata per donne indipendenti, forti ed emancipate, che vogliono distinguersi tra la massa. L’empowerment femminile si traduce in gioielli dal travolgente carattere estetico in cui materiali come l’argento riciclato, l’oro e l’ottone diventano delicatamente eleganti.
Le forme sono spesso irregolari e rendono visibile la manipolazione dei materiali, quasi come se si volesse mostrare al pubblico la fatica e il duro lavoro che c’è dietro ogni singolo gioiello, prodotto accuratamente a mano con tecniche del passato unite a quelle del presente.
In alcuni casi vengono accostati anche materiali diversi, più ricercati e sempre ricavati da materiali di scarto o riciclati, che riescono a restituire un’immagine più fedele della donna del nuovo millennio, che non è piatta, ma vanta diverse sfaccettature.
La collezione presenta orecchini, collane, fermagli per capelli, piercing, bracciali dalle forme ricercate e rinnovate.
L’estetica è in linea con quella berlinese: l’animo più industriale dell’argento e dell’ottone è trattato con grazia, fino a generare gioielli gender fluid. La donna non è racchiusa dentro uno stereotipo di femminilità vezzeggiativa, ma le è permesso esprimere anche il lato più mascolino e determinato di sé.
Su orecchini e collane sono incise, attraverso il calore, parole e storie; ogni pezzo ha un suo vissuto, un suo passato, che viene tramandato al cliente. Vi è una narrazione che supera i confini dell’oggetto ed arriva a creare un intero immaginario intorno a Susann Bosslau Lab, che si identifica, così, come un brand creato dalle donne per altre donne.
É il calore che fonde le storie della famiglia Bosslau, così come succede nei gioielli, impreziositi da parole vissute.
Se produrre qualcosa di non ripetibile è lo scopo, Susann Bosslau ci insegna che agire con tecniche nuove e materiali non scontati è il primo passo verso una gioielleria narrativa, il cui scopo non è semplicemente vendere un prodotto, ma una storia.
Margherita Ceci