Tiziano Guardini impiega solamente tessuti ecosostenibili e cruelty free per la nuova collezione invernale ispirata alla montagna.
La filosofia progettuale che sta alla base dell’omonimo marchio di Tiziano Guardini si racchiude nella parola “ECOuture”. Un mix tra rispetto, sperimentazione e attenzione alla ricerca in tutte le sue forme. Una nuova maniera di intendere e concepire la moda, ponendo al centro del progetto la madre Terra, per preservarla e proteggerla mantenendo il suo ricordo in ogni collezione al fine di creare il vero lusso contemporaneo.
Questo pensiero profondo ha permesso al designer di ricevere nel Settembre 2017 al Teatro alla Scala di Milano il prestigioso premio “Franca Sozzani GCC Award for the best emerging designer” mentre ad ottobre il riconoscimento “Peta Couture Award”.
La nuova collezione autunno/inverno 2018-19 si ispira alla forza dirompente della natura scaturita dai fulmini, i sentieri delle montagne colorate del Zhangye Danxia Geopark e la ritrovata connessione con la vita. Da tutto ciò nascono, grazie alla costante collaborazione con aziende serie che credono nella filosofia cruelty free e nel rispetto dell’ambiente, più di 40 pezzi che rispecchiano l’anima più intima di Guardini. Tutti gli outfit sono abbinati alla capsule collection di scarpe sviluppata in esclusiva da Santoni e realizzata con tomaia senza cuciture con filato bio-based ricavato dall’olio di ricino, con proprietà termiche e batteriostatiche naturali.
I capi più importanti della collezione sono quelli realizzati in eco-denim da Isko nella loro nuova gamma di tessuti chiamata “Earth Fit”, l’unica al mondo ad aver ricevuto entrambe le certificazioni Nordic Swam Ecolabel e la EU Ecolabel.
La lana impiegata in questa nuova collezione è rigenerata e in diversi colori, mentre i tessuti preziosi quali l’organza, lo chiffon e la crêpe di seta, sono realizzati celebrando la sacralità della vita tanto importante per il brand.
Se solitamente nella produzione della seta tradizionale il baco all’interno del bozzolo viene ucciso attraverso un processo di bollitura per non rovinare il filo, in questo caso si è scelta un tipo di seta “non violenta” dove a differenza della prima tipologia, si permette alle crisalidi di compiere il loro ultimo stadio evolutivo di farfalla e vivere.
Anche i tessuti tecnici e gli accessori, seguono questa ideologia e difatti nascono dal recupero del polimero del nylon delle reti da pesca e del materiale plastico in mare, all’interno di un programma di pulizia delle acque.
La palette colori è accesa e vibrante spaziando dal bluette, viola, fucsia con spruzzi di colori fluo come il rosa, l’arancio e il giallo specialmente nelle trame a check.
Il vero lusso secondo Gardini è la possibilità di vivere in armonia con la natura che ci circonda, rispettandola senza distruggere le risorse che essa ci mette a disposizione per il futuro.
Matteo Turati