AltaRoma si apre con un suggestivo aperitivo nella location del Teatro Eliseo, per poi spostarsi il mattino seguente nella cornice da favola dei Fori Imperiali per ascoltare le autorità e il presidente Silvia Venturini Fendi presentare la manifestazione e svelare i vincitori del concorso “Vesti il Parco Archeologico del Colosseo”.
Il primo ha sfilare è EDITHMARCEL, guidato da due giovani creativi, Gianluca Ferracin e Andrea Masato. La sfilata è un inno al movimento, dal sapore quasi futurista.
Colori e materiali diversi sono uniti tramite inserti di tessuto e gli accessori impiegati provengono direttamente dall’abbigliamento tecnico, come ad esempio le zip nastrate, le coulisse, gli elastici, le cinghie regolabili. I tagli e le scollature dei capi richiamano forme e vestibilità dei top sportivi, mentre il tessuto fitness assume un’allure chic grazie all’impiego del plissé.
I due ragazzi hanno talento e si vede, inizio scoppiettante per AltaRoma.
Poi tocca a Martina Cella, una giovane ragazza che cerca ispirazione nel suo viaggio in Romania, nei social network, nei giacconi da sci anni 80, in Celine, in Loewe e in tanto altro. Le linee sono pulite, la palette di colori molto varia, ma deve rischiare di più. Una collezione che si guarda con piacere, che però non fa gridare al miracolo. Da Loewe deve cercare di prendere tutto quello che è sperimentazione, avanguardia, azzardo. Per la prossima stagione, ci aspettiamo una collezione decisamente più strong.
Poi c’è il ritorno di Malo, con una nuova proprietà, tanti obiettivi e buoni propositi per riportare uno dei cavalli di razza della maglieria di qualità italiana, dove merita. È questo nuovo inizio non poteva essere più prorompente. Cashmere pregiati, materiali autentici, che arrivano da lontano e portano con sé storie, tradizioni e ispirazioni, creano capi lavorati con sapienza e manualità dalle esperte maestranze italiane di Malo. Una sfilata bellissima, dove la qualità è palpabile in ogni uscita in passerella. Intarsi, morbidi rilievi e jacquard ricamati danno vita ad una collezione sublime sotto ogni punto di vista. Se le premesse sono queste, sentiremo parlare tantissimo di questo nuovo percorso intrapreso.
Federico Chimenti