La nuova collezione Nadya Dzyak che fa sbocciare la nostra femminilità
Il romanticismo più spontaneo, puro, libero e rigoglioso di un intricato giardino all’inglese, come quello dei Leonardslee gardens, si unisce senza fondersi, con lo sprint e l’energia dei colori al neon. La mente si lascia trasportare, inebriata da una sensazione nuova, e inizia un viaggio in un trionfo di organza e di seta, di tessuti leggeri e di trasparenze. Approdiamo nel mondo etereo e imperituro, che quasi sfida le leggi della gravità, delle collezioni Nadya Dzyak.
“Chic senza sforzo” è il fil rouge del brand che punta ad esprimere un’eleganza disinvolta, una classe naturale, una femminilità intrinseca. Un tema molto caro alla designer, che costituisce una delle peculiarità per cui è così tanto amata dal pubblico. Lo ritroviamo nelle sue collezioni, ogni volta arricchito da elementi e visioni nuove, come nelle proposte di questa Primavera/Estate 2019.
Gli abiti di Nadya Dzyak sono dei veri e propri oggetti d’arte che racchiudono in sé la più alta artigianalità e tecnica sartoriale. Balze, tagli geometrici e pieghettature sapientemente eseguite a mano, concorrono ad un gioco di proporzioni rivisitate e di asimmetrie che riescono a rendere quasi spigoloso l’uso di certi tessuti come lo chiffon e il georgette. Maniche ampie e spalle pronunciate, stratificazioni strutturate, fogge dall’architettura studiata e ricercata che non peccano di pesantezza o ostentazione, proprio grazie all’uso dei tessuti più leggeri e aerati.
La fluidità dei motivi floreali, che ravvivano sinuosi abiti e bluse, si colora con nuances delicate e gentili: rosa fumo, vaniglia, rosso corallo, le sfumature di ametista e il color menta pastello. Il tocco grintoso ed estivo si fa strada con i colori al neon che accendono bordature e rifiniture, ma senza strafare; per un risultato pienamente in linea con i canoni estetici del marchio.
Soffici nuvole che avvolgono morbidamente il corpo e che non passano inosservate grazie ai volumi accentuati, che quasi ricordano i nostalgici anni Ottanta, ma con tutta la levità inconfondibile di Nadya Dzyak. Completi con giacca e pantalone, sfilano al fianco di lunghi abiti con spacco. Profonde scollature a V si accorpano a lunghezze plissettate, sia midi che mini. Non manca il focus sul punto vita, spesso messo in risalto da doppie cinte.
È una riuscita simbiosi quella ideata dalla designer ucraina, che ha saputo accostare il più ridondante romanticismo, così soave e idilliaco, ad una femminilità ardita e sottile allo stesso tempo, permettendo così alle donne di giocare con il sottile equilibrio tra sensuale e angelico.
Lucia Francinella