Never too much basic rivisita in chiave creativa e contemporanea la Divina Commedia di Dante
Never too much basic, meglio conosciuto con il semplice acronimo di NTMB, è un collettivo italiano nato a Napoli che lavora sulla personalizzazione e sulla produzione artigianale di capi di abbigliamento. Il nome è stato scelto con lo scopo di far conoscere il principio che sta alla base dell’intero marchio, ovvero che i vestiti devono avere delle caratteristiche ben riconoscibili ed uniche per rompere la monotonia e l’omologazione presente nel sistema moda. Le ispirazioni provengono dalla giovane cultura dello streetstyle e dell’underground con il fine di stupire e scioccare i benpensanti con un nuovo codice del vestire ribelle e sovversivo.
NTMB è nato nel 2014 da personalizzazioni e rielaborazioni di alcuni capi vintage fatti in casa. Partendo da una continua ricerca di tecniche, di nuovi materiali e coinvolgendo tutte le categorie dell’abbigliamento uomo e donna; i capi trovano nuova vita grazie alla manipolazione del tessuto, all’aggiunta di scritte e disegni a mano. Il focus costante sul denim ha portato quest’ultimo a diventare nel tempo una delle caratteristiche principali del brand.
L’inseguimento del concetto di unicità è da sempre uno dei principali punti di forza, esso viene esplorato nelle capsule collection contenenti pezzi speciali creati appositamente per editoriali o celebrità.
Nel 2016, grazie alla collaborazione con il collettivo parigino chiamato Faith Connexion, sono stati rielaborati gli elementi iconici del brand francese attraverso la visione creativa di NTMB dando vita a capi destinati a celebrità internazionali come The Weekend, J Balvin, Machine Gun, Migos e Brooke Candy.
La nuova collezione primavera/estate 2019 firmata NTMB si intitola “Primo” ed è interamente ispirata alla “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Visionando ogni articolo proposto si notano le principali fasi del viaggio descritte dal Sommo Poeta attraverso le tre dimensioni dell’aldilà: dall’ultimo girone dell’inferno passando successivamente al purgatorio per finire in paradiso. Tutti i riferimenti di questa emblematica avventura scritta secoli e secoli fa, vengono rivisti in chiave contemporanea.
Influenzati dal mondo sotterraneo si trovano felpe con cappuccio arancio con scritta in stile graffiti, pantaloni e giacche in denim scuro borchiati con applicazioni di tessuto colorato nei toni del rosso a forma di fiamme. In opposizione a questo contesto, la parte di collezione riferita al paradiso vede capi in denim chiaro stampati in bianco con particolari illustrazioni e scritte, in questo caso le applicazioni si fanno di colore giallo a forma di stelle, quasi a rappresentare una moderna rappresentazione della volta celeste. Mentre le maniche cariche di sovrapposizioni di tessuto denim, ricordano le ali degli angeli fatte di piume.
Lo styling proposto negli scatti promozionali della collezione “Primo” è assolutamente sovversivo e gioca moltissimo sugli accessori come i cappelli a tesa larga e i baschi arricchiti da una moltitudine di spillette in metallo smaltato.
Interessanti le immagini che vedono protagonisti dei modelli dall’identità celata dietro a passamontagna metallici, occhiali dalle lente piccola e stretta e gioielli dai cristalli importanti. Quasi come se fosse un omaggio a tutti quei personaggi famosi che hanno fatto del mistero la loro cifra stilistica, la più conosciuta esponente italiana di questo modo di apparire al pubblico è certamente M¥SS KETA, personalità a metà tra pop star del futuro e figura mistica.
La collezione offre in questo modo una nuova visione di Divina Commedia, dotata di una nuova estetica e popolata da nuove figure; ponendo al centro di tutto il fatto a mano e l’unione tra vintage e contemporaneo.
Matteo Turati