Nel blu dipinto di Blue: l’officina creativa di Beatriz Palacios
Una giornata estiva qualsiasi, una terrazza d’acqua sotto di noi e i raggi del sole che si riflettono sulle increspature della materia liquida. Sembra normale cercare l’ordine nel ritratto perfetto di un giorno d’estate, anche dove in realtà regna un caos calmo apparente; un’organizzazione schematica laddove regnava il disordine artistico della geometria distribuito secondo regole astratte e quasi impalpabili: è questa la scrivania mentale di Beatriz Palacios.
La designer fonda il suo brand omonimo nel 2011 con l’intento di farne l’officina creativa di dettagli preziosi, connettendo correnti passate, presenti e future nella produzione di gioielli non convenzionali e portavoce del messaggio universale “l’imperfezione è bellezza”.
È così che proprio le increspature dell’acqua e il fenomeno della riflessione solare sulla sua superficie diventano la chiave interpretativa dell’idea che ha portato Beatriz Palacios fino all’indagine della forma liquida, spingendosi oltre, spingendosi nel deep blue dove buio, caos, ordine e disordine si mischiano, si uniscono e diventano l’uno l’anima dell’altro.
Cinema, arti e design sono gli strumenti del mestiere; ricerca, natura e fantascienza sono la materia primordiale delle creazioni della designer che elaborare, disegna e crea preziosi insoliti ma progettati al millimetro.
Una passione certosina che si intravede anche nella collezione per l’estate: Blue. Proprio come i lavori di David Hockney, la linea evoca il senso di freschezza e di leggerezza di una giornata in piscina nella California del pop anni ‘60. Cinquanta sfumature di blu, una palette che unisce cielo e acqua, terra e aria in materiali trasparenti come il vetro e il pvc, racchiusi e custoditi come una rosa preziosa.
Dettagli, punti luce, gioielli. Qualcosa di più di un oggetto, forse frammenti dell’anima creatrice di chi li ha prodotti, di chi ne ha aggiunto l’ispirazione e, infine, di chi li indossa. Sono le crepe e le increspature che abbiamo notato sull’immensa distesa di acqua. Silenzio in superficie, caos nel profondo, trasparente all’apparenza, ma dotata di un universo interno: questo è il mondo privato di Beatriz Palacios, una favola moderna, una mostra che ci guida nella stanza del blu dipinto di Blue.
Camilla Bordoni