Minimalismo, abilità nel taglio e scelta dei tessuti senza nessun eccesso: bastano pochi elementi per creare una collezione unica.
Pieghe, onde, origami di stoffa, tagli netti e tessuti ruvidi; coloro che amano la modernità e l’originalità del decostruttivismo non potranno che rimanere affascinati dalla nuova collezione primavera/estate del brand PRZHONSKAYA. Destreggiandosi tra materiali, tagli e finiture talvolta più tradizionali ma spesso insolite, la stilista del brand ucraino riesce a creare capi decisamente minimalisti che ripensano anche il ruolo del genere e la relazione dei sessi.
PRZHONSKAYA è un marchio di abbigliamento femminile minimalista fondato dalla designer Helen Przhonskaya, che vive e lavora a Kiev, nel 2010. Il pezzo forte del brand è senza dubbio il capospalla, capo di abbigliamento che ben si presta ai giochi decostruttivisti operati dalla stilista. Il design del marchio è caratterizzato da sagome pulite e tagli complessi che guardano con particolare attenzione alla geometria classica con esperimenti estetici che si risolvono in un perfetto equilibrio tra funzionalità, minimalismo ed una femminilità anticonvenzionale, tutti elementi che vanno a costituire la filosofia del marchio. Caratteristiche intrinseche nel DNA del brand sono anche l’attenzione ai dettagli e il perfetto mix di trame e tessuti, in particolare una combinazione attentamente studiata tra tessuti tradizionali e hi-tech che rende i capi perfetti per un uso quotidiano.
Per la collezione primavera estate 2018 PRZHONSKAYA mantiene tutte le caratteristiche fondamentali del brand pur riuscendo a reinventarsi. Giacche e impermeabili hanno uno stile minimalista, tagli netti e volumi asimmetrici. L’attenzione ai dettagli è dimostrata dai particolari in corda e dagli accessori metallici staccabili nonché dalle cuciture ruvide e ben evidenti. Così come è chiaro uno dei principali punti di forza del brand: la squadra e l’abilità del taglio. I capi creati con tanta abilità risultano pertanto perfettamente inseribili nel concetto decostruttivista di geometrie asimmetriche creando un gioco di contrasti rispetto alla sinuosità delle forme femminili. Anche la scelta delle modelle, decisamente androgine sia nella loro fisicità sia nelle scelte di trucco e acconciature, sembra confermare una sorta di sfida al tradizionale concetto di genere. Elementi come: materiali inusuali, pieghe ondulate di seta, lino con goffratura, cotone “cielo stellato” e materiale hi-tech con rivestimento in poliuretano ribadiscono la grande cura con la quale vengono scelti e perfettamente abbinati materiali diversi tra loro in un mix tra classicità e avanguardia. Nella selezione di colori neutri: nero, bianco, beige e rame, vediamo invece una scelta perfettamente in armonia con il minimalismo delle forme.
Insomma, uno scontro tra la sinuosità classica e la precisione geometrica moderna, nel quale però quest’ultima viene decostruita e resa instabile arrivando ad un’assenza di canoni estetici tradizionali.
Lucrezia Lauria Zirone