Jenia kim SS18 si ispira alla forza fisica e morale delle donne.
Le donne del mare sono piccole e tenaci, si tuffano, invocano Jamsugut e praticano l’arte dell’immersione libera. Le Haenyeo sono le ultime sirene asiatiche, hanno gambe veloci, raccolgono alghe, ricci e frutti di mare. La stilista Jenia Kim, fondatrice del brand J.Kim, durante il suo viaggio nell’isola di Jeju, in sud Corea, incontra l’ultima donna a esercitare questa professione e si fa ispirare per la sua ultima collezione.
La cultura Asiatica è per Jenia ispirazione e tensione che veicola ogni capo delle le sue collezioni.
Tra gli abiti firmati J.Kim siamo passati, infatti, attraverso le meravigliose declinazioni dell’hanbok, l’abito tradizionale femminile, per il minimalismo delle uniforme nord coreane, e tra i piatti tipici del cibo tradizionale, che nella serie “still life”, realizzata in collaborazione con la regista Gina Onegina e il fotografo Eugene Sishkin, ha ispirato la collezione FW17.
Nata da una famiglia coreana e cresciuta in Uzbekistan, Jenia Kim ci racconta la sua storia con la forza visiva delle sue tradizioni, mostrando, con il suo multiculturalismo, quanto la moda e la cultura in Russia siano ricche e ancora da esplorare.
Questo accade nella collezione SS18 con creazioni che parlano di donne forti e indipendenti come le Haenyeo, le quali provvedono al comando e al sostentamento della loro comunità matriarcale.
Le Haenyeo si gettano in apnea tra le acque con i loro insoliti costumi da immersione a cui i body ricamati della collezione si ispirano. I jeans e i pantaloni a cerchio interpretano l’intimo maschile usato dalle donne per immergersi nelle acque fredde e giocano con il senso dell’ironia della stilista che dichiara di essersi ispirata alle gambe delle coreane… e alle sue!
I top crop che coprono le spalle e avvolgono il capo, le gonne che come uno scialle girano attorno ai fianchi, sono tutti riferimenti alle donne dell’isola di Jeju, così come lo sono le immagini della mini collezione di borse, creata in collaborazione con l’artista Alexey Klepnev, presentata per la prima volta nella storia del brand J.Kim.
Cetrioli di mare, anguille, creature marine dipinte su borse che hanno lo stesso aspetto di quelle che qualsiasi donna coreana indossa per andare al mercato. In russo si chiamano Paket e sono borse in plastica o tessuto che risentono dell’influenza dell’era sovietica e post-sovietica.
Con i suoi modelli e il suo linguaggio espressivo la stilista si fa strada nell’industria delle immagini.
Così come le Haenyeo si lasciano trasportare dalle onde, Jenia Kim si lascia condurre dai suoi viaggi, dalle sue impressioni, dalle sue ispirazioni, senza mai dimenticare di essere una di quelle donne forti che sanno dove vogliono andare.
Marta Pezzucchi