Sulla scia della scelleratezza e follia anni ‘80 nasce Boutet.
Coco Boutet veste la parisienne di linee minimali, sobrie ed eleganti e l’avvolge in materiali impalpabili degni della libertà intrinseca ad ogni donna.
Per la FW20 propone Anide, una collezione incentrata sull’evocazione di ciò che Coco definisce l’embrione, qualcosa di non ancora ben formato.
Questa collezione rappresenta il punto di partenza, un blocco di creta ancora da plasmare, informe ma ricco di possibilità per creare qualcosa di innovativo.
Per questo per Anide, ovvero “senza forma”,la stilista francese trae ispirazione dai minerali, dallo spazio, dalla vita sulla terra, dalla ricerca del futuro.
Tutti elementi inafferrabili.
Protagonista è una fanciulla cresciuta troppo velocemente, che indossa abiti quasi troppo grandi per lei. Coco Boutet immagina uno stile fuori da ogni tempo e spazio, che dia l’illusione di una leggerezza fuori dal comune.
Per comunicare questo effetto, sceglie di utilizzare seta leggerissima messa in contrasto con pelle all’apparenza pesante e dai colori forti.
I capi devono essere una seconda pelle, devono intersecarsi con il DNA dell’indossatore, quasi a fondersi con esso. Ogni abbinamento ha, come risultato finale, un effetto di impalpabilità dato dai contrasti e associazioni pensate minuziosamente dalla stilista.
“Boutet è un sogno mosso da un senso di avventura”dichiara la stilista, “l’avventura del viaggio, l’avventura dell’ignoto”.
La particolarità del brand è l’accurata scelta dei materiali.
La linea guida è un approccio responsabile nei confronti dell’ambiente e della tradizione europea. Boutet riporta in vita pelli e stoffe recuperate da fondi di magazzino inutilizzati dai grandi marchi, e si concentra soprattutto sull’utilizzo di tinture e stoffe ecosostenibili.
“Senza forma” è il primo assaggio della maestria e di tutto lo spirito leggero e spensierato della stilista. Memore degli anni ‘80 e di tutto lo spirito libero che essi portarono, Boutet infonde le tracce di una vita passata all’interno della contemporaneità.
Ogni abito, accuratamente prodotto da mani esperte, mira a liberare la figura femminile vestendola di elementi sobri ed eleganti.
Chiara Gandini