Dualismi e contrasti per un lusso moderno
Come lo yin e lo yang, come due liquidi diversi e complementari che si uniscono senza miscelarsi, due rette parallele che corrono vicine ma senza mai incontrarsi, così è la collezione autunno/inverno 2019 proposta dallo stilista Mario Dice.
Si gioca tutto sul dualismo e sui contrasti. Emerge la sacralità dei look più semplici e quasi monacali, insieme alla profanità di quelli più forti e d’impatto. Ci sono i tagli maschili, ma anche tutta la sensualità di uno spacco che non lascia spazio all’immaginazione. Si parla ad una donna forte e coraggiosa come una guerriera, ma sottolineandone anche il suo lato più femminile ed etereo, da dea inarrivabile. Tutto in una attuale collezione di prêt-à-porter, che tuttavia, preserva il suo animo couture e va a sconfinare nell’alta moda.
La scelta di una semplicità rigorosa e, per certi aspetti quasi elementare, non è casuale: il focus per questa stagione ricade volutamente e consapevolmente sulla forma e sui volumi. Un minimalismo che però non impoverisce o mortifica, anzi sa farsi lusso ed eleganza. Bando ai concettualismi quindi, si ritorna alla materia, al creare e sperimentare con essa, ad andare oltre, analizzando nuove prospettive.
Le 57 proposte che hanno calcato la passerella di Mario Dice per questa stagione, hanno saputo toccare tutte le corde di una femminilità ritrovata. Preziosi involucri che spaziano dai volumi più fluidi, morbidi e generosi, a quelli più geometrici e strutturati. Le linee scivolate e limpide sono di sovente interrotte da ricami pregiati che creano motivi grafici. Non mancano ruches, balze e stratificazioni che si alternano su lunghezze maxi e mini.
Il concept dicotomico della collezione si impone anche nella scelta dei colori: si passa dai toni cupi e sinistri del rosso bordeaux, del verde canard e del nero, alle nuances più luminose e delicate del rosa cipria, lavanda e verde acqua, per poi approdare in un porto di purezza e verginità fatto di un bianco assoluto.
Mario Dice rappresenta una punta di diamante nella rosa delle giovani proposte italiane. Ha saputo ammaliare il Medio Oriente ed ora strizza l’occhio al mercato statunitense. Le sue collezioni sono distribuite in 50 boutique di altissimo livello, selezionate nel territorio di 20 diverse nazioni.
Abbinamenti inaspettati e sorprendenti, anche stridenti per qualcuno. Un gusto elegante che non manca di azzardo, audacia e senso dell’umorismo. Una creatività e una produzione tutta italiana, che dal 2007 ad oggi ha saputo conquistare il mondo della moda, non manca di stupire anche con la collezione S/S 2019.
Lucia Francinella