Aigner porta in scena la dea che è in te con la collezione “Divine”
Non è semplice conferire carattere e grinta ad una bellezza elegante e raffinata. Eppure Christian Beck, direttore creativo di Aigner, è riuscito a reinterpretare i tratti distintivi del brand, donandogli nuova luce.
Quella di Aigner è una storia che possiede radici molto profonde. Il marchio venne fondato da Etienne Aigner nel 1965, a Monaco. Suscitò un immediato scalpore, in quanto le proposte della stilista costituivano delle vere e proprie innovazioni nell’ambito del bagaglio da viaggio. Aigner era riuscita a semplificare la vita dei viaggiatori, senza tralasciare lo stile e l’eleganza. Così, nell’effervescente atmosfera degli anni Settanta, fatta di leggerezza, spensieratezza, e positività verso il futuro, Aigner intraprende la sua strada tra i brand di alta qualità.
Partire dalle origini è importante perché molto di quello che vediamo oggi è frutto di ispirazioni venute dal passato, e di ricerche fatte nei preziosi archivi del brand. È quello che succede per questa collezione: tante nuove proposte, fresche e al passo con i tempi, che tuttavia non mancano di rendere onore all’heritage del marchio.
Le parole chiave di questa stagione sono senz’altro eleganza, modernità e opulenza. Una bellezza classica che sa mantenere il suo lato etereo, pur mostrando carattere e dinamicità. Abiti in crêpe chiffon, con dettagli plissé, svolazzano per la passerella, dando movimento e leggerezza. Si affiancano a loro le gonne ispirate alla cultura ispanica, in varie lunghezze. I volumi si ampliano e sembrano prendere vita, attraverso le maniche a palloncino e i pantaloni-palazzo. Un design più rigido e strutturato fa capolino invece nei capispalla, tra trench in pelle e giacche in vacchetta. Stratificazione e giochi di sensualità si trovano infine nelle proposte con lingerie a vista, dove bustier e cinture-corsetto cingono i corpi di donne sensuali e sicure di sé: tutti mezzi di espressione per moderne divinità.
Ma veniamo alle borse, da sempre nucleo di Aigner. La Cybill, ormai marchio di fabbrica, quest’anno ha il logo trapuntato per dare un effetto di tridimensionalità. La “A” a forma di ferro di cavallo, che richiama lo spirito equestre del brand, viene resa ancora più riconoscibile e inconfondibile. A questa borsa seguono poi i modelli: Siena, Vicenza, Artigiana, Monaco. Ognuna con i suoi tratti distintivi, in grado di soddisfare ogni tipo di donna.
Tra pelle martellata, rifiniture metalliche e la famosa pelle vacchetta, sfilano anche tessuti come canvas e juta. Questi, più adatti alla bella stagione, sono impreziositi con dettagli come borchie e inserti in coccodrillo.
La palette non pecca di banalità e vanta anche nuance esclusive del marchio: Dusty Rose, Dawn Blue, Antique White. Questi sono solo alcuni dei colori che si accompagnano ai nudo, oro e argento, per dare risalto ad ogni capo e accessorio della collezione.
Da sempre sinonimo di qualità e artigianalità, anche per questa stagione Aigner ha dimostrato di poter garantire un design senza tempo, ma in costante evoluzione. Coerenza e rispetto per le tradizioni possono essere al passo con i trend stagionali, quando c’è passione e amore per la ricerca.
Lucia Francinella