Kyoto Thin: l’anello firmato Co.Ro. Jewels.
Con il suo design innovativo e minimalista, Co.Ro. Jewels dà vita a qualcosa di più di semplici gioielli: le creazioni raccontano una storia e reinterpretano in chiave romantica alcuni tra i più affascinanti temi dell’architettura e del design.
Dal classicismo al più recente razionalismo, alla suggestiva arte orientale, alle cosiddette “architetture senza architetti” tipiche del bacino mediterraneo, espressioni di un’edilizia spontanea.
L’eternità dell’arte viene tradotta in splendidi e sofisticati pezzi di oreficeria artigianale made in Italy, utilizzando solo i materiali più preziosi.
Il gioiello diviene estensione della vita e della personalità delle due designer Costanza De Cecco e Giulia Giannini, fondatrici del giovane marchio.
Il processo creativo ed il prodotto che ne risulta sintetizzano alla perfezione la loro natura estrosa e la loro insaziabile curiosità.
Il nome del brand nasce giocando con le sillabe della parola “coro”, che riflette il modo in cui la De Cecco e la Giannini concepiscono le loro creazioni: un insieme dotato di unità ed armonia, che vede la luce grazie alla direzione delle due stiliste, il cui ruolo è assimilabile a quello svolto da un maestro d’orchestra. Si tratta in questo caso di un’orchestra i cui musicisti sono i sapienti artigiani italiani che lavorano sul prodotto Co.Ro Jewels utilizzando sia tecniche tradizionali, come la cera persa, che innovative, come la stampa 3D.
L’acronimo Co.Ro. sta inoltre per “Piazza del Collegio Romano”, sede dello storico liceo capitolino Visconti. È infatti tra i banchi di quest’ultimo che le due designer si sono conosciute, per poi iscriversi alla facoltà di Architettura, frequentando parallelamente l’Accademia del Costume e Moda, fino ad aprire il primo studio nel 2012 e infine un proprio atelier nel 2016 nel cuore di Roma, in via della Scrofa 52.
La collezione Unconventional Pearl comprende anelli, bracciali, orecchini, collane e spille in oro, argento e oro rosa.
La perla viene valorizzata in quanto “pietra” viva, preziosa, come se fosse sospesa nell’aria nel design futuristico della linea Wire, mentre l’immaginario utopico dell’architetto ottocentesco francese Étienne-Louis Boullée e del suo cenotafio per Newton torna a vivere nella linea Étienne.
Kyoto Thin nasce dalla reinterpretazione dell’architettura giapponese, in seguito ad un attento studio degli spazi, dei volumi e delle forme che la contraddistinguono.
La sinuosità della perla crea un gradevole contrasto con la forma quadrangolare della parte in metallo che la sostiene.
Giorgia O. Onifade