La naturale eleganza di Cruba
“Per essere unici bisogna essere diversi” diceva così Coco Chanel quando ancora le sue creazioni spiccavano tra la folla di dame dai larghi cappelli, dai busti troppo stretti e dai movimenti ingessati. Mai frase fu più vera, soprattutto oggi in quella giungla metropolitana che è la città dove, paradossalmente, tutto è la copia di tutto e l’individualità si spegne sotto l’omologazione di una moda che corre troppo.
Si sa però, ci sono fiori che sbocciano in questa urban jungle che sono i più rari e preziosi; così in una piccola via di Berlino nel cuore del gallery district troviamo, come una piccola oasi, Cruba, acronimo di Create a Revolution by Using a Berlin Argument, brand nato dalla designer Mira Von der Osten che per le sue collezioni connette l’architettura della città con l’Art Nouveau.
La collection F/W di Cruba si impone come arte; dall’idea creativa disegnata su carta alla sua realizzazione sartoriale che vuole tradurre le opere del pittore Mark Milroy in veri quadri in movimento, tridimensionali e vivi come la donna che li indossa: altera, sofisticata, di classe e femminile al di sopra di ogni trends, perché la vera filosofia del marchio è la ricercatezza di un prodotto di qualità dall’intramontabile eleganza minimalista.
La Cruba woman si muove leggera e piena di luce fra le fitte strade di Berlino avvolta da morbidi capi che scivolano sulle forme femminili, dai vestiti agli spezzati, nulla è convenzionale ma talmente moderno da non passare inosservati. Le linee e forme strutturate dal design pulito ed essenziale dei capispalla donano invece importanza e professionalità.
La parola d’ordine di Mira Von der Osten è gioia; gioia portata da una doverosa ricercatezza dei materiali come il cashmere e altre fibre naturali, o gioia scaturita dal “3D concept” sul quale i capi vengono pensati e fatti direttamente sulla figura femminile che avrà, così, una seconda pelle cangiante che rifletta un personale “modo di essere”.
“Fashion should bring joy”, fashion is a journey, un camminare tra la nuova Berlino, un incontrarsi e uno scontrarsi tra ciò che è uguale e ciò che è mutato, è un modo di essere. Cruba vuole questo: un mood insito nell’animo di chi non vuole tanto distinguersi ma farsi ricordare.
Camilla Bordoni