In viaggio con Tsumori Chisato
Può una collezione raccontare un viaggio? La risposta è in Tsumori Chisato, la designer giapponese che debuttò a Tokyo nel 1990 durante la Japan Fashion Week. Stile inconfondibile che diverte con grazia ed eleganza, grazie ai tessuti innovativi e lussuosi, impreziositi da perline, ricami e stampe. Dall’animo internazionale, apre la sua prima boutique fuori dall’Asia nel quartiere Marais di Parigi. La sua grande abilità artistica le permette di collaborare con fotografi e scenografi nell’allestimento della propria boutique e di essere visibile all’interno delle campagne pubblicitarie del brand.
La collezione Fall 2018 nasce dall’ispirazione di un viaggio in Guatemala, terra poco conosciuta al di sotto del Messico, dominata da impressionanti vulcani, siti archeologici della civiltà Maya e dall’immensa foresta vergine a nord. Un paese dalle mille sfaccettature come la collezione di Tsumori Chisato che lo racconta, che costituisce trampolino di lancio per la fantasia della stilista. Il passaggio da una stagione all’altra è per lei come prendere un volo da una città ad un’altra e stavolta il paradiso terrestre del Centro America è la destinazione. La collezione è un infinito giocare tra sombreri ricoperti di luci al LED al limite della realtà, piumini a forma di trapezio, cappelli olografici e stravaganti stivali invernali. Finire in una trappola a causa dei vari mix non le importa affatto: ciò che conta è riuscire ad applicare la tematica centrale della stagione ai diversi capi del guardaroba femminile. Il motivo circolare è spesso presente sui capi, un chiaro riferimento alla civiltà guatemalteca e alle pietre Maya, mescolate a figure geometriche triangolari su stampe, lavori a maglia e piumini. I colori chiave sono il rosso dei fiori del Guatemala, l’arancio del suo scoiattolo immaginario, il viola come il riflesso del sole sul lago Atitlan e il bianco e nero come dichiarazione di equilibrio. Ed è proprio l’equilibrio il punto forte di Tsumori Chisato, evidente persino nell’utilizzo di tecniche moderne in perfetta sintonia con creazioni realizzate tramite strumenti tipici della civiltà Maya.
Paesaggi lussureggianti, colori vivaci ed elementi tradizionali, piuttosto che distrarre completano lo scenario senza stancare, nonostante il mix di fantasie in contrasto sia con gli abiti in bianco e nero sia con quelli color arcobaleno. Tanti piccoli elementi che testimoniano un grande amore per la natura, sottolineato dall’impiego della pelliccia ecologica, ma anche dal cappotto arancio che ricorda uno scoiattolo.
Marika Gentile