La bellezza della diversità raccontata attraverso l’obiettivo fotografico di Rossella Gugliara e dello stylist Alessandro Milzoni
Uno Sguardo Oltre è il titolo della mostra fotografica che si terrà a Milano il 10 ottobre presso gli spazi della Fabbrica del Vapore. 19 persone tra volontari, operatori e pazienti, sono i protagonisti di questo evento unico che vuole porre l’attenzione sul concetto di bellezza della diversità.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra il Centro Psico Sociale di zona 4 del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Fatebenefratelli-Sacco e Aiutiamoli Onlus, Fondazione e Associazione di volontariato e di familiari di malati psichici che hanno messo in campo operatori e volontari. Un’occasione di sensibilizzazione, cultura e divertimento che si sofferma, in maniera tutt’altro che superficiale, sul concetto di bellezza. Essere oggetto di ammirazione e compiacimento certo è gratificante per tutti ed è palese che oggi come oggi, in un’epoca di vera e propria ossessione verso la bellezza, questo concetto è spesso esasperato dai social. Veniamo continuamente sommersi da immagini su Instagram, Facebook, di autoritratti per niente autentici e sempre più spesso ritoccati attraverso i filtri. Sentirsi belli è fondamentale soprattutto quando si diventa oggetto di contemplazione e ammirazione, ma rischia talvolta di portare ad una vera e propria ossessione. In questo progetto non si tratta di apparire perfetti agli occhi di tutti: qui sentirsi belli vuol dire soprattutto aumentare la propria autostima. Così, un gruppo di persone affette da malattie mentali e disagi psichici, grazie all’aiuto di stylist e truccatori, hanno riscoperto la loro bellezza davanti a un obiettivo fotografico.
I protagonisti dei ritratti, selezionati tra cittadini-utenti con fragilità psichiatriche, si sono sottoposti alle trasformazioni del fashion stylist Alessandro Milzoni e di Rossella Gugliara, entrambi provenienti dal mondo dell’editoria di moda. A loro si è unito Johannes March che ha messo a disposizione lo spazi dello studio fotografico Passepartout4u. Con questo servizio fotografico hanno voluto aprire, attraverso il linguaggio omologante della moda, il muro di diffidenza verso la malattia mentale. La paura nei confronti dei malati psichici è una situazione molto comune che però deve essere sconfitta. Le persone ritratte in questo progetto non mostrano alcun segno di patologia mentale, hanno potuto vivere un’esperienza nuova e scoprire lati inediti di se stessi trasmettendo al pubblico la possibilità di sentirsi “altro” in piena libertà espressiva e prendere parte a questa meravigliosa esperienza. E la naturalezza delle pose, il trucco studiato, l’abbigliamento ad hoc hanno offerto loro la possibilità di essere personaggi e protagonisti di un sogno finora inespresso.
Flavia Annechini